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«"Obedientia cum Prudentia" si propone l'obiettivo di analizzare l'opera del Pontano in una prospettiva prevalentemente filosofico-giuridica. (...) Nel testo, dopo l'ampia introduzione dedicata alla vita e alle opere (...) vengono evidenziati i tre nuclei portanti attorno ai quali si è consolidata la sua riflessione politico-istituzionale: l'obbedienza, la fortuna e la prudenza. Essi consentono di evidenziare la chiave di volta del forte organicismo (centrato sulla concordia politica) e del sistema di obbligazioni giuridico-politiche sottese al c.d. "Umanesimo monarchico". (...) In quest'ottica, particolare attenzione viene riservata alla ricerca del significato che l'opera pontaniana riveste nella storia del pensiero filosofico-giuridico in ordine alla costruzione di concetti basilari quali "Stato" (moderno), "governo" (monarchico) e "legge" (positiva). Il lavoro si caratterizza per una puntuale verifica dell'interazione creatasi fra la teoresi pontaniana e la partecipazione attiva al governo avuta dallo studioso umbro nell'ambito dell'Umanesimo partenopeo (...). Il non felice rapporto del Pontano con il diritto (e con i giuristi) serve a illuminare infine più intensamente quel ripensamento che travagliò l'umanista nell'ultima fase della sua vita quando, di fronte a quello ch'egli reputava essere un meccanismo pressoché perfetto (ossi già lo "Stato" moderno), si ritrovò nella posizione di soggetto indifeso, financo vittima, dinanzi alla "fortuna" che palesava tale "meccanismo" alle soglie del Rinascimento e dell'età moderna.» (dalla prefazione di Franco Todescan)